Ci sono tanti modi per andare in montagna. C’è chi va a correre, chi vuole conquistare le cime, chi si cimenta per la prima volta nelle camminate, chi cerca un po’ di tranquillità…. Io vado per il piacere di sentirmi abbracciata dalla natura, per vedermi circondata dalle montagne e per trovare un po’ di pace in un mondo che fa sempre troppo rumore!
La cosa certa è che non è necessario scalare le montagne per sentirsi appagati: a volte basta una semplice camminata nel bosco.
La ricetta per la felicità
Che tu decida di andare a camminare in alta montagna o che tu decida di fare una semplice passeggiata, gli elementi fondamentali sono:
- Spegnere il telefono, che per me è un rito in quanto lo trovo un’inutile distrazione da ciò che ho attorno
- Respirare a fondo
- Lasciare la mente libera
Se il tutto lo si fa con un amico, la ricetta per la felicità è garantita.
A settembre ero a casa mia a La Magdeleine, paesino della Valtournenche in Valle d’Aosta, e mi sono trovata ad affrontare un lunedì piatto, uno di quei giorni in cui c’è la calma totale, ma tu ti senti pieno di energie e vuoi fare qualsiasi cosa fuorché stare sul divano! Così sono andata a casa di Fabio, uno dei miei migliori amici, e abbiamo deciso di fare quattro passi nel bosco.
Cammina e ascolta il silenzio
Le camminate nei boschi non sono mai semplici camminate…nella tranquillità del verde che ti circonda, nel rumore dei tuoi passi, nel sole che filtra dalle foglie e nel silenzio assordante c’è sempre qualcosa in più, qualcosa che ti porta a vagare con la mente, ad analizzare meglio certi problemi che ti arrovellano o, semplicemente, a chiuderli in un cassetto almeno per un po’!
Quel giorno io e Fabio abbiamo preso il sentiero che da La Magdeleine porta a Promiod. Eravamo entrambi stanchi: stanchi del solito “tran-tran”, stanchi del lavoro e dell’università e così, nel bosco, ci siamo ritrovati a parlare di tutto e a riflettere su alcuni aspetti delle nostre vite.
Quasi alla fine del percorso, siccome nessuno dei due aveva voglia di tornare a casa, abbiamo deciso di prolungare un po’ la nostra camminata e così, una volta raggiunto l’alpeggio Parafromiaz, abbiamo imboccato un altro sentiero che ci ha condotti al Lago di Lod di Antey-Saint-André.
Lì, dopo tante chiacchere, abbiamo deciso di stare un po’ in silenzio per goderci ciò che avevamo davanti ai nostri occhi: il piccolo lago circondato dal verde e incorniciato dalle montagne meritava il nostro silenzio e la nostra ammirazione!
Da lì, abbiamo imboccato un altro sentiero e siamo tornati a La Magdeleine.
Camminando ho capito che il silenzio nel bosco non è mai semplice quiete.
Il bosco ha mille suoni e ti libera la mente in tanti modi diversi!
Io mi sono trovata a pensare a cose che, tra le quattro mura di casa, sembravano problemi insormontabili, ma che nel bosco sono diventati più piccoli e risolvibili con un po’ di forza d’animo!
Mi sono trovata a pensare a quanto fosse cambiata la mia vita negli ultimi anni e a chiedermi quanto sarebbe stata diversa se avessi fatto altre scelte: se invece di girare a destra fossi andata a sinistra; di dove sarei ora se “quel giorno” avessi osato di più!
Ho pensato a quanto sarebbe stato difficile lasciare tutto quello per trasferirmi a Milano, città diametralmente opposta a tutto ciò a cui sono abituata.
La verità è che non ho trovato le risposte a tutto, ma camminando nel bosco accanto a Fabio, ho capito che tutte le scelte che ho fatto mi hanno portata ad essere lì, in quel preciso istante, a condividere un attimo di pace con una persona che mi vuole bene e che ho la fortuna di poter chiamare amico; ho capito che la montagna e tutte le magnifiche sensazioni che mi dà sono dentro di me e che, se le cercherò, mi daranno un po’ di pace in una città che non mi appartiene!
Così una passeggiata per ammazzare la noia si è trasformata in una camminata con un amico che ha liberato la mente di entrambi.
Fermati, assapora il momento e rilassati
Una volta arrivati a casa ci siamo fermati a bere qualcosa sul balcone dello chalet di Fabio godendoci il relax e il magnifico cielo che pian piano si colorava di rosso.
Stando seduta alla mia scrivania a Milano e ripensando a quel pomeriggio nella natura all’insegna della tranquillità, ho capito quanto sono fortunata ad avere un posto da chiamare ‘casa’ che mi permette di uscire e ritrovarmi immersa nella natura, che mi permette di staccare la mente silenziando i pensieri, e a quanto sono fortunata ad avere amici come lui che, stando solo in silenzio, migliorano la giornata.
Bisognerebbe andare sempre alla ricerca del proprio angolo nel mondo, perché sarà proprio quel piccolo angolo che ci aiuterà a sopportare le giornate pesanti!
Io quel giorno ce l’ho fatta: ho trovato qualcosa da portare via con me e da rivivere nelle giornate grigie di Milano.
Dicono che la felicità stia nelle piccole cose; la mia felicità, invece, sta nell’immensità delle montagne, nel silenzio del bosco e nella compagnia di un vero amico.