Amo la val Nambrone. In modo incondizionato, mi affascina da sempre. Selvaggia, a tratti difficilmente percorribile, ma se ci si avvicina con il giusto rispetto, ripaga sempre con panorami pazzeschi.
Questo percorso non è tra i più complicati. I sentieri sono chiari e ben segnalati, visibili e non troppo tecnici. Soprattutto il percorso che visita il lago Nero e i laghi di Cornisello (senza arrivare in Vedretta), è fattibile anche da escursionisti non esperti.
Offre panorami unici: il lago Nero è uno specchio che riflette le Dolomiti di Brenta, i laghi di Cornisello sono di un colore verde azzurro che contrasta con il verde delle montagne, e il lago Vedretta è una perla azzurra incastonata tra la cima Cornisello, cima Scarpacò più in fondo e i corni di Venezia, appena più in alto del passo delle Marmotte.
Il giorno in cui ho percorso questi sentieri, era forse uno dei momenti più difficili della mia vita. Stavo accettando e metabolizzando l’allontanamento forzato da mio figlio, dopo 9 anni di vita quasi in simbiosi, e queste cime hanno accolto e abbracciato il mio dolore, donandomi nuova forza per affrontare una nuova fase della nostra vita al meglio, grazie all’aiuto e alla presenza costante del mio compagno, e grazie all’amore, che ci ha permesso di creare un legame così forte e indissolubile che negli ultimi anni la nostra vita si è quasi arricchita di momenti speciali e magici.
I dettagli del giro dei laghi in val Nambrone. Dai laghi di Cornisello al lago Nero al lago della Vedretta
Mese in cui l’abbiamo percorso: settembre
Lunghezza: 10 km
Dislivello positivo: 700 d+
Sviluppo del percorso
Seguendo la strada statale che porta da Pinzolo a Madonna di Campiglio, poco sotto l’abitato di Sant’Antonio di Mavignola, si gira a sinistra proseguendo in macchina sulla strada che porta in Val Nambrone.
La strada è stretta e in alcuni punti non propriamente semplice da percorrere, è una classica strada di montagna.
Si prosegue, dopo il rifugio Nambrone, fino al ponte in fondo alla Piana di Nambrone, e girando a sinistra si supera il ponte prendendo la strada per il rifugio Cornisello.
Dal rifugio Cornisello al Lago Nero
Arrivati al rifugio si parcheggia la macchina, e si prende il sentiero 216 che parte di fronte alla terrazza del rifugio in direzione Lago Nero.
Si segue il sentiero fino ad arrivare al bellissimo lago, e ancora fino all’incrocio tra quello che porta al rifugio Segantini (216), e quello che porta al lago Vedretta (239). La direzione è verso quest’ultimo.
Dal Lago Nero al Lago Vedretta
Si segue il sentiero 239 verso il Lago Vedretta, inizialmente pianeggiante, poi ripido fino al lago.
Dal Lago Vedretta ai Laghi di Cornisello
Si scende nuovamente per il sentiero 239 verso i laghi di Cornisello, li si costeggia e su una comoda strada sterrata si torna al rifugio Cornisello.
L’escursione non ha tratti tecnici a parte l’ultimo tratto di sentiero verso il Lago Vedretta, che è formato da una palina di sassi.